MNEMOSINE
Se questo è un testimone
un progetto di Pietro Babina
con
Umberto Orsini
Pietro Babina pensa e scrive MNEMOSINE ispirato dall’instancabile ed encomiabile lavoro di Liliana Segre, nelle parole della Senatrice a Vita si è fatta sempre più urgente la preoccupazione che i testimoni della terribile esperienza dei campi di sterminio stiano, per questioni anagrafiche, scomparendo e quindi si impone in modo più stringente, la necessità di porre la questione e se possibile di risolverla, il come, è la vera domanda. La problematica della conservazione della memoria appassiona l’autore che scrive questo testo pensando ad Orsini come unico interprete in grado di dare voce e corpo ad un sopravvissuto ai campi di sterminio, forse l’ultimo ancora in vita che seppur affaticato continua la sua “missione” andando per scuole a raccontare la sua drammatica esperienza, Babina con una grande intuizione drammaturgica ribalta il punto di vista narrativo riuscendo a tematizzare la questione del testimone con il suo valore simbolico, il problema della sua sparizione, di come farvi fronte, introducendo tutte le contraddizioni scaturenti dall’ansia di controllo della realtà, insita nell’animo umano, ma anche, parlando di tutto questo, trasforma l’intero svolgersi dei fatti, in una occasione per ripetere i racconti dei testimoni. L’intento di questo progetto, che qui presentiamo in una sua prima fase di lavoro è quello di “servire la causa”, di intagliare una pietra d’inciampo su cui inciampare entrando in teatro.